La Commissione Europea ha dato il via libera al sistema italiano di etichettatura Nutriform Battery che, attraverso l’escamotage grafico stile batteria dello smartphone, indica sull’etichetta dei prodotti alimentari la quantità e la percentuale dei nutrienti contenuti. La notizia segue la bocciatura (sempre da parte dell’EU) di Nutriscore, il sistema con grafica a semaforo (che promuove o boccia gli alimenti a seconda dei nutrienti presenti nel prodotto) di matrice francese e utilizzata anche in Gran Bretagna.
Il nuovo sistema sarà così introdotto nel nostro paese nei prossimi mesi, per ora solo su base volontaria. L’autorizzazione della UE ha premiato la correttezza dell’informazione del Nutriform Battery che, a differenza del sistema a semaforo, informa l’utente senza bocciare i prodotti. Oltretutto, il sistema Nutriscore (quello del semaforo) penalizza alcuni degli alimenti di punta del Made in Italy, come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano o l’olio extravergine di oliva, bocciati con il semaforo rosso, questo perché la valutazione si basa soltanto sulla presenza di proteine, grassi e sali. Quello del Nutriscore è quindi un sistema fuorviante e incompleto e le associazioni italiane dei produttori, come ad esempio Coldiretti, sperano possa essere presto sostituito dal Nutriform Battery.
La finalità è sempre quella di migliorare la corretta alimentazione e combattere la crescita del numero di persone in sovrappeso. Le informazioni contenute nella Nutriform Battery non vanno a sostituire l’etichetta tradizionale sul retro del pacco, che resta obbligatoria per legge. Quindi nei prossimi mesi sarà possibile vedere su alcuni prodotti un’icona a forma di batteria che indicherà: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale per porzione.