La crescita esponenziale, i cinque traslochi e il cambio di Comune, la sede dislocata a Bardi, nel parmense. Tutto questo non ha mai intaccato l’attenzione di Adriano Raspanti per Castel San Pietro Terme, il paese in cui è nato, cresciuto e in cui vive, e dove SOS Format ha avuto sede fino al 2016. Le aziende non devono soltanto pensare al fatturato, c’è un valore non tangibile che le imprese devono far ritornare sul territorio sotto forma di contributi verso il sociale, la cultura e lo sport. SOS Format ha sempre mantenuto un basso profilo rispetto alle donazioni per scopi benefici, mentre le sponsorizzazioni sportive hanno portato il marchio ad una visibilità europea.
Il logo SOS Format campeggia nel campo sportivo della società locale di calcio, la Libertas, la cui formazione di prima squadra milita nel campionato di Promozione. SOS Format, inoltre, sponsorizza da sempre l’ASD Pallacanestro Castel San Pietro Terme maschile e la Magika Castel San Pietro Terme basket femminile, con particolare attenzione ai settori giovanili. L’amore per il basket, poi, ha portato l’azienda a collaborare con la Virtus Bologna, una delle più blasonate società cestistiche italiane e campione d’Italia in carica.
“Con la Virtus siamo sponsor e fornitori, prepariamo e forniamo loro materiale promozionale in cambio di visibilità. È una collaborazione che dà prestigio. Quest’anno, ad esempio, la Virtus sarà impegnata in Eurolega, la più importante competizione europea, vedere in televisione il proprio logo ruotare a bordo campo contro le più grandi squadre del continente, non nascondo che darà una certa soddisfazione”.
Ma il vero grande amore di Adriano è per la Carrera, la corsa per veicoli spinti a mano che si svolge a Castel San Pietro Terme ogni seconda domenica di settembre, un evento che, per i castellani, può essere paragonato al Palio di Siena per i senesi. Da diversi anni Adriano è lo speaker ufficiale dell’evento.
“La Carrera, se non sei di Castello, fai fatica a comprenderla, ti entra nel sangue e quando un’edizione finisce cominci già a pensare a quella successiva. C’è una competitività mostruosa, le macchine a spinta hanno raggiunto livelli tecnologici, nell’aerodinamica e nei materiali, quasi da Formula 1. E il tutto solo e soltanto per il prestigio e per poter sfottere gli avversari per un anno”.
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