Nella storia della televisione ci sono stati spot pubblicitari talmente di successo da diventare parte della cultura di massa, spesso superando in notorietà lo stesso prodotto reclamizzato. In questi giorni sul sito di Coop Alleanza 3.0 è stata allestita una carrellata dei più celebri stacchi pubblicitari realizzati da Coop dagli anni Settanta, quando per la prima volta Coop sbarcò in televisione, fino ad oggi.
Ugo Gregoretti e i caroselli degli anni Settanta
E’ la gente che lavora il tema dei primi spot pubblicitari girati dal regista Ugo Gregoretti, brevi racconti emozionanti che spiegano come la Coop sia nata dall’unione di persone che si sono messe assieme per poter comprare prodotti di qualità al giusto prezzo. Una serie di spot di grande successo che, fin da subito, permetteranno a Coop di veicolare i propri valori, in un momento difficile per l’Italia.
La Coop sei tu, il tormentone degli anni Ottanta
“La Coop sei tu” è il claim che accompagna il restyling del logo negli anni Ottanta e che diventa una specie di tormentone che gira sulla bocca di tutti. Coop è ormai una realtà consolidata e si programmano massicce campagne pubblicitarie in concomitanza con il boom della televisione e delle reti commerciali. “La Coop sei tu, chi può darti di più” è ancora oggi uno dei claim più riconosciuti della storia televisiva italiana.
Le indagini del Tenente Colombo
Negli anni Novanta sarà il calebre attore Peter Falk (il Tenente Colombo) a prestare il proprio volto e le sue goffe maniere alla Coop. Quattro spot durante i quali il Tenente, con il suo impermeabile sgualcito, si aggira tra gli scaffali di un supermercato. Celebre ancora oggi la frase “devo dirlo a mia moglie”, che fa il verso alla sua fantomatica consorte, mai comparsa in sessantanove episodi del telefilm.
C’è Woody Allen alla regia
Sempre negli anni Novanta verrà chiamata un’altra star di Hollywood, il regista premio Oscar Woody Allen, che girerà cinque spot dedicati ai prodotti a marchio Coop.
Aliens (Gli alieni): All’interno di un’astronave aliena, due extraterrestri, grazie a uomo fatto prigioniero, scoprono l’etica aziendale e la bontà dei prodotti Coop.
Art Gallery (La galleria d’arte): siamo in una galleria d’arte che espone bistecche e protegge la carne macinata in teche di vetro. I critici d’arte che giudicano le opere rappresentano l’attenzione di Coop al controllo di qualità dei prodotti.
Farmhouse apple (La passione): nello studio di uno psicologo un uomo racconta di essere rimasto scioccato quando, da bambino, aveva visto suo padre innamorarsi di una mela! Un modo diverso dal solito per parlare della genuinità della frutta Coop.
Cocktail party (Voglio vivere alla Coop): i prodotti Coop non trattati con conservanti vengono valorizzati attraverso il confronto con i personaggi troppo “finti” di un party, che consumano cibi “di plastica” e bevande liofilizzate.
Workers (Voglio vivere alla Coop) – siamo all’interno di un negozio Coop, un uomo, oppresso dalla società, decide di trasferirsi all’interno del punto vendita, dove metterà su famiglia.
Arriva Luciana Litizzetto
Una testimonial italiana, ironica e di grande successo, per Coop arriva Luciana Litizzetto. Negli spot Luciana Litizzetto interpreta se stessa, una donna alle prese con i piccoli problemi di tutti i giorni. L’umorismo irriverente dell’attrice e comica torinese saranno alla base dell’ennesimo successo degli spot Coop.