Da qualche anno il packaging riciclabile è un argomento sulla bocca di tutti, non solo nella GDO e nel settore alimentare. Ne abbiamo già parlato anche su questo sito complimentandoci con le scelte di sostenibilità ambientale fatte da Valledoro e dal Consorzio del Pachino IGP. Le ultime novità riguardano due colossi mondiali, Burger King e Google. La seconda catena di Hamburger al mondo (dopo McDonald) ha deciso di avviare la sperimentazione di imballaggi riusabili (non compostabili) a New York, Portland e Tokyo. Una scelta singolare, perché non si tratta di packaging riciclabile ma di contenitori che verranno lavati e riutilizzati. L’esperimento di Burger King prevede una cauzione lasciata dall’acquirente al momento dell’acquisto del prodotto, cauzione che verrà poi restituita quando, a fine pasto, il cliente riporterà le confezioni alla cassa. Una sorta di vuoto a perdere. A questo punto il packaging verrà lavato e riutilizzato.
L’altro grande player del mercato che si sta muovendo verso un packaging sostenibile è Google, che ha deciso di utilizzare per i propri prodotti solo materiali rinnovabili o riciclati. A quanto pare, entro il 2025, i device a marchio Google e Nest saranno 100% plastic free.
Ad oggi si calcola che ogni italiano deve smaltire 50 Kg di packaging all’anno e che, attualmente, solo un prodotto su quattro fornisce indicazioni corrette su come fare per smaltirlo nella giusta maniera. Una ricerca svolta su 106.000 etichette di prodotti rivela come la situazione riguardante il packaging sia ancora lontana dall’ottimale, basta guardare il grafico qui sotto per capire come sia difficile, per il cliente finale, conoscere il procedimento corretto per smaltire le confezioni.