Alan Jope, CEO di Unilever (multinazionale olandese-britannica che controlla oltre 400 marchi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa) ha commentato i dati del primo semestre, chiaramente condizionato dalla pandemia mondiale da Covid-19. Il giro d’affari complessivo è stato di 25,7 miliardi di euro (-1,6%), sostanzialmente un dato di tenuta che ha dimostrato la forza di Uniliver. E’ stato il settore dell’e-commerce a trainare i marchi Uniliver, un vero e proprio boom, con una crescita del 49%.
“Lo shopping online, in particolare la spesa online, non tornerà ai livelli precedenti alla pandemia, anche quando le restrizioni sociali non saranno più in vigore – ha spiegato Alan Jope -. In una fase di recessione: prezzo, valore e convenienza diventano fattori ancor più importanti nelle scelte fatte dai consumatori. L’utente sarà più incline a cambiare brand se vede un risparmio e una convenzienza nel prodotto di un concorrente. Per questo motivo stiamo investendo nel marketing della comunicazione, perché diventa importante, in questo momento, dimostrare il valore aggiunto che un brand ha per la società, il contributo positivo a una causa e quello che può fare per aiutarci in questo periodo di difficoltà”.
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