IdentiPack è un osservatorio sull’etichettatura ambientale del packaging nella GDO, creato da Conai assieme a Gs1 Italy, l’obiettivo è quello di pubblicare un report a cadenza semestrale che fotografi l’evoluzione delle informazioni presenti sulle confezioni dei prodotti rispetto alla composizione dell’imballaggio e alle indicazioni per la raccolta differenziata.
Nello specifico il primo report si è focalizzato sui seguenti aspetti:
- L’approccio dei consumatori alla sostenibilità nel largo consumo.
- La codifica identificativa del materiale di composizione del packaging.
- Le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata.
- Le indicazioni sulla certificazione di compostabilità del packaging.
- Le informazioni aggiuntive per una raccolta differenziata di qualità.
- I marchi e le dichiarazioni ambientali.
- La condivisione digitale delle informazioni ambientali.
Da gennaio 2023 l’etichettatura ambientale diventerà un obbligo di legge, sul packaging dovrà essere presente l’identificazione dei materiali di cui è costituito l’imballaggio e l’indicazione della corretta gestione di smaltimento. L’osservatorio IdentiPack vuole così monitorare ogni sei mesi la risposta delle aziende a questo obbligo di legge e, nel contempo, analizzare anche l’ulteriore sviluppo dell’etichettatura digitale, dall’uso di codici a barre a QR Code e Gs1 Digital Link.
I dati del primo report sull’etichettatura ambientale
Il primo report, pubblicato in questi giorni, ha analizzato 128.000 prodotti.
Gli highlights del rapporto (i dati si riferiscono al 31 dicembre 2021) parlano di un 13,5% dei prodotti a scaffale che riportano la codifica identificativa del materiale usato per il packaging, percentuale che sale al 25,1% se consideriamo i prodotti venduti.
Il 36% dei prodotti a scaffale presenta indicazioni sulla tipologia di imballaggio e su come smaltirlo in raccolta differenziata. Sul venduto questa percentuale sale al 55,5%.
Lo 0,2% dei prodotti a scaffale ha la certificazione di compostabilità del packaging, mentre il 5,6% delle etichette presenta informazioni aggiuntive sullo smaltimento del materiale, per favorirne un riciclo di qualità.
Il 6,3% dei prodotti mostra in etichetta marchi ambientali o altre dichiarazioni volontarie di sostenibilità.
Infine il 3,3% dei prodotti permette al consumatore di visionare digitalmente le informazioni ambientali tramite codici a barre, QR o altri sistemi.