È stata pubblicata la tredicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che monitora l’andamento delle vendite di quasi 133.000 prodotti tra food & beverage, cura della casa e della persona, prodotti di largo consumo, dei supermercati e ipermercati italiani. È il documento che riesce a fotografare meglio i fenomeni di consumo nel nostro Paese. Tra i tanti dati analizzati in questa edizione, spicca l’attenzione degli italiani verso i prodotti nazionali. I dati si riferiscono al secondo semestre 2022.
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Calano i prodotti che richiamano l’italianità nel piatto
Tra i dati più interessanti si segnala il calo del volume di affari dei prodotti che richiamano in etichetta l’italianità (-5% rispetto all’anno precedente), pur con un’offerta a scaffale aumentata. La bandiera italiana resta l’indicatore più utilizzato (14.706 prodotti). Se si considerano le indicazioni regionali, i prodotti che le riportano sono 10.188, la regione con il maggior giro d’affari è il Trentino Alto Adige, tuttavia i volumi di vendita sono aumentati solo per Umbria, Molise e Sardegna.
Il mondo del “Free from” è sempre importante
Quasi il 17% dei prodotti alimentari a scaffale presenta almeno uno dei 16 claim che segnalano l’assenza o la ridotta presenza di un nutriente, di un ingrediente o di un additivo. Nel 2022 il free from ha raggiunto i 13.951 prodotti per un giro d’affari superiore a 7,4 miliardi di euro, in crescita del +6,0% rispetto all’anno precedente. A volume, invece, il bilancio è negativo del -5,2%. “Senza conservanti” rimane il claim più utilizzato (5,3%) seguito da “Pochi grassi” (3,7%) e “Senza olio di palma” (3,4%).
Bio, Veg, Kosher, Halal…
Nello specifico, cresce solo il claim “Halal” (+1,7%), calano “Kosher” (-4%), “Bio” (-9,4%), “Vegano” (-5,8%), “Vegetariano” (-10,1%), “Veg” (-8,9%).
L’analisi dell’Osservatorio Immagino prosegue con i focus sui Rich-in (claim sui componenti nutrizionali), sui prodotti che presentano indicazioni sulle intolleranze, sulla presenza di certificazioni, sui metodi di lavorazione, sulle texture dei prodotti (croccante, sottile, ripieno…), sugli aspetti green e di sostenibilità e su tante altre caratteristiche. Come sempre si tratta di un’interessante analisi per conoscere i trend delle etichette e i consumi degli italiani.
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