Quando ci aggiriamo tra gli scaffali di un supermarket guardiamo l’etichetta dei prodotti? E se la guardiamo, cosa ci interessa sapere?
E’ questa la domanda che si sono posti gli analisti di Osservatorio Immagino, la pubblicazione semestrale che incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 136 mila prodotti della GDO (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni NielsenIQ su venduto (retail measurement service) e consumo.
Etichetta dei prodotti: dati generali
Il primo dato della ricerca che salta all’occhio conferma che il 94% delle persone si “relaziona” con l’etichetta di un prodotto. Nello specifico, il 42% consulta l’etichetta di tutti i prodotti, il 53% si concentra solo su alcune categorie (in prevalenza alimenti e bevande) e il 6% confessa di non soffermarsi sulle etichette, evidenziando però che il 38% di queste ultime non guarda l’etichetta perché già conoscono il prodotto.
Quando si interagisce con l’etichetta?
Il primo e più importante momento di interazione consumatore-etichetta è nel punto vendita: da quattro a sette su dieci consumatori, a seconda della categoria, dichiarano di fermarsi in questo momento a leggere le informazioni riportate sulla confezione.
Una volta giunti a casa, circa il 15% dei consumatori consulta ulteriormente l’etichetta, mentre dopo l’uso o consumo la percentuale cala a meno del 10%.
Il 57% di chi consulta le etichette dei prodotti della GDO lo fa con l’obiettivo di verificare ingredienti e, per i cibi, i valori nutrizionali. Il 52% controlla provenienza e origine. L’82% cerca informazioni sull’uso del prodotto e sullo smaltimento del packaging: la maggior parte si concentra sul controllo della scadenza, mentre il 32% degli intervistati si documenta sulla presenza di pesticidi o di altre sostanze nocive, così come l’attenzione ai propri valori personali (sostenibilità, origine controllata, made in Italy…) e sulle certificazioni ambientali.
Punti dolenti nel rapporto consumatore/etichette
Il 70% dei consumatori su dieci riferiscono che, in almeno un caso, hanno avuto difficoltà a trovare le informazioni desiderate e il 67% riporta problemi nella decodifica delle informazioni.
Le informazioni più difficili da trovare sono quasi sempre riferite al tema della sostenibilità: presenza di inquinanti, valori, filiera, salubrità, smaltimento dei pack.
Infine, in Italia, la maggioranza degli intervistati dichiara di essere al corrente dell’esistenza di codice a barre (82% lo conosce e 78% pensa che sia presente su tutti i prodotti) e del QR code e che, con quest’ultimo, abbia interagito almeno una volta.